COME PROGETTIAMO
Le docenti elaborano il progetto educativo-didattico e religioso in team, strutturandolo con percorsi di esplorazione e di scoperta che andranno a rispondere ai bisogni riscontrati nei bambini e che favoriscano il loro benessere aiutandoli a crescere, rispettando in ciascuno di loro il proprio essere unico ed irrepetibile. La progettazione viene divisa in Unità ed argomenti ma pensata in modo globale per quanto riguarda gli obiettivi da raggiungere, cioè quelli prefissati e valutati annualmente. La nostra proposta darà grande rilevanza all’esperienza diretta, al gioco, al procedere per tentativi ed errori permettendo al bambino opportunamente guidato dall’azione consapevole dell’insegnante, di approfondire e sistemizzare gli apprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione e formalizzazione. Le docenti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che vanno scoprendo. Ogni campo d’esperienza che l’insegnante segue, offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi capaci di evocare, stimolare e accompagnare apprendimenti più sicuri e suggeriscono orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare un progetto con attività ed esperienze volte a promuovere la competenza che a quest’età va intesa in modo globale ed unitario.
FINALITÀ DEL PROGETTO PER OGNI BAMBINO:
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Sviluppo dell'identità:
imparare a stare bene e sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale adeguato, imparare a conoscersi e sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità (figlio, alunno, compagno …) -
Sviluppo dell’autonomia:
acquisire la capacità di interpretare e governare il proprio corpo, partecipare ad attività in contesti diversi, avere fiducia in sé e negli altri, realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi, provare piacere nel fare da sé, saper chiedere aiuto, esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni, esplorare la realtà, comprendere regole di vita quotidiana, assumere atteggiamenti sempre più responsabili -
Sviluppo della competenza:
imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto, descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi, sviluppare l’attitudine a fare domande e riflettere -
Sviluppo della cittadinanza:
scoprire gli altri con i loro bisogni, gestire contrasti tramite regole condivise e definite da relazioni, da dialoghi di espressione del proprio pensiero, dall’ attenzione data al punto di vista dell’altro, dal riconoscimento dei diritti e dei doveri, dal porre fondamenta per una crescita democratica ed eticamente orientata e rispettosa del rapporto uomo- natura.
UN PASSO PER VOLTA:
- Osservazione iniziale per individuare i bisogni educativi dei bambini.
- Individuazione della competenza chiave europea.
- Identificazione del "campo di esperienza" ,all’interno delle Indicazioni per il curricolo,al quale appartiene la competenza chiave sulla quale si intende lavorare.
- Individuazione, all’interno del campo di esperienza, dei traguardi di competenza e I.R.C. (insegnamento religione cattolica).
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Individuazione, all’interno dei traguardi, degli obiettivi di apprendimento che si dividono in:
Abilità (saper fare)
conoscenze (contenuti) - Si riflette sulle varie attività (compiti autentici) che si possono proporre ai bambini, mirate a far raggiungere gli obiettivi di apprendimento
- Osservazione finale o attività di verifica per la valutazione degli apprendimenti.
- Individuazione, all’interno del campo di esperienza, dei traguardi di competenza e I.R.C. (insegnamento religione cattolica).
- Individuazione, all’interno dei traguardi, degli obiettivi di apprendimento che si dividono in Abilità (saper fare) e Conoscenze (contenuti)
- Riflessione sulle varie attività (compiti autentici) che si possono proporre ai bambini, mirate a far raggiungere gli obiettivi di apprendimento
- Osservazione finale o attività di verifica per la valutazione degli apprendimenti.
METODOLOGIA DEL LAVORO:
La metodologia di lavoro che applichiamo con i bambini mira a privilegiare modalità interattive, che lasciano spazio agli interventi dei bambini stessi, essa si sviluppa in questo modo:
- Incipit
l’insegnante suscita la partecipazione dei bambini fornendo degli strumenti iniziali, generalmente attraverso la conversazione, rilevando i feedback forniti dai bambini - Svolgimento
l’insegnante promuove lo sviluppo dell’ itinerario, in relazione al campo di esperienza o all’ambito nel quale si svolgono le attività, agendo per quanto possibile, in forma indiretta, favorendo l’apprendimento attivo, costruttivo, esplorativo e sociale - Ri–progettazione
l’insegnante definisce o ri-definisce la propria ipotesi di lavoro in base ai risultati ottenuti, questo può riproporsi anche durante lo svolgimento stesso delle attività ed ogni qual volta l’insegnante ritenga che gli spunti offerti dai bambini richiedano un cambiamento di programma - Conclusione
l’insegnante cura il momento conclusivo aiutando i bambini a fissare le conoscenze e a rivedere il percorso.
OSSERVARE VALUTARE DOCUMENTARE
L’osservazione continua, sistematica e occasionale consente di valutare le esigenze del bambino e di riequilibrare via via le proposte educative e i progetti in base ai ritmi di sviluppo e agli stili di apprendimento di ognuno. L’osservazione quotidiana, la documentazione e il confronto consentono di evidenziare i processi che hanno portato il bambino alla maturazione delle competenze e ai traguardi raggiunti in riferimento alle finalità. La valutazione, resa possibile dall’osservazione e dal confronto tra insegnanti, garantisce la corrispondenza dei processi educativi ai bisogni degli alunni. Le insegnanti attraversi il collegio docenti si confrontano sull’andamento dei progetti e sul coinvolgimento dei bambini alle attività proposte. La documentazione costituisce uno strumento utile per la qualità dell’azione educativa, rappresenta una traccia che aiuta a ripercorrere con i bambini a ciò che si è fatto, ma serve anche agli altri per socializzare esperienze.
I mezzi utilizzati per la documentazione sono:
- Fascicoli che illustrano le attività realizzate
- Sequenze fotografiche
- Registrazioni di conversazioni
- Cartelloni espositivi
- Elaborati svolti dai bambini
- Griglie di osservazione
Gli obiettivi esplicitati nella programmazione annuale sono legittimati da :
- Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 (competenze chiave europee)
- Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 nella quale sono descritti i campi di esperienza su cui elaborare la programmazione didattica.